CENNI STORICI:
La prima notizia sull’esistenza della chiesa dell’Annunziata “Extra Terra” risale al 1512. A questa data risulta però abbandonata e lo sarà ancora a periodi alterni per tutti i secoli XVI e XVII. Questo parziale utilizzo del sacro edificio era dovuto all’insalubrità dell’aria, specie durante l’estate, in quanto il vicino torrente Canali formava in quella zona degli stagni malarici. Per far fronte alle esigenze di culto (tra l’altro la chiesa era anche sede di una delle quattro confraternite esistenti a Francofonte prima del 1693), veniva utilizzato l’oratorio in Piazza Maggiore.
La chiesa dell’Annunziata già nel sec. XVI dette il suo nome alla circostante contrada, lungo la sponda sx. del torrente (ex Feudo di Gadera). Non sappiamo quali danni abbia arrecato al sacro edificio il terremoto dell’11 Gennaio 1693.
In base ai rilievi effettuati nel 1993 dovettero rimanere in piedi e quindi riutilizzati gran parte delle mura perimetrali. Inoltre sulla chiave dell’arco del portale laterale è riportata la data 1695, troppo vicina a quella del terremoto, per ipotizzare una ricostruzione totale della chiesa che ha per altro notevoli dimensioni. Vicino alla chiesa dell’Annunziata “Extra Terra”, dall’altra parte del torrente, in contrada Silva, si trovava il convento di S. Francesco d’Assisi con relativa chiesa che nel 1593 era abitato da tredici frati, tra i quali Frate Serafino da Francofonte, molto ricordato nelle genealogie dell’ordine tanto da essere nominato Beato. Nato a Francofonte nel 1542 da famiglia contadina, morì a Messina nel convento di S. M. di Portosalvo nel 1616. I frati Francescani abbandonarono il convento, sempre a causa della malaria, nel 1640 e andarono a stabilirsi nel nuovo convento in paese, intitolato a S. Maria di Gesù. Il terremoto del 1693 distrusse il convento “alla Silva” il quale non verrà più ricostruito. A questo punto va chiarito un equivoco sulla esistenza di questi due plessi conventuali; dell’Annunziata “Extra Terra” con romitorio e di S. Francesco “alla Silva”. Alcuni studiosi locali hanno recentemente affermato che trattasi dello stesso plesso, ma a smentire tali affermazioni basta un’attenta lettura degli scritti del Gaudioso e una buona osservazione sia della chiesa che dei ruderi. Sono riportati al riguardo e per maggior chiarimento i seguenti punti:
1 ) Nelle relazioni di sacra visita per gli anni 1650 e 1670 gli altari erano dedicati a santi diversi e poi mentre nella chiesa dell’Annunziata ve ne erano cinque in S. Francesco erano quattro.
2) Nel 1569 e nel 1589 la chiesa e il convento di S. Francesco si dicono ubicati in contrada Silva, tra la sponda dx. del torrente e il paese, mentre la chiesa dell’Annunziata nel 1566 si dice ubicata nell’ex feudo di Gadera.
3) La data 1695, incisa sul portale laterale della chiesa dell’Annunziata, indica sicuramente l’anno della sua ricostruzione, mentre nel 1723 e ancora nel 1726 la chiesa di S. Francesco “alla Silva” è ricordata in stato di rudere.
4) I ruderi, attigui al lato Sud della chiesa dell’Annunziata, denunziano l’esistenza di un edificio a pianta rettangolare di m. 6.40 x 16.00 quindi troppo piccolo per un convento, che nel 1593 ospitava ben tredici frati. I ruderi sono invece quanto resta del romitorio ricordato ancora nel 1748.
Nel corso del sec. XVIII la chiesa dell’Annunziata era accudita periodicamente da frati eremiti, che abitavano nel romitorio. Fu forse nella seconda metà del sec. XIX che la chiesa venne abbandonata fino al punto da ridursi in rovina, nei primi decenni del sec. XX. Nel 1947-48, grazie al generoso contributo di molti fedeli la chiesa venne restaurata e si ricostruì anche la scalinata d’accesso, la precedente risaliva forse al sec. XVII ed era realizzata con ciottoli levigati alternati a regolari blocchi squadrati. Nel 1983 si effettuarono altri lavori di “restauro” e infine nel 1986 il vescovo C. Lauricella la elevò a Santuario Mariano. Nel 1981 si arrecò un danno irreparabile alla zona circostante la chiesa, con la costruzione di un palazzo per alloggi popolari. Per lo scavo delle fondamenta si distrusse un’area archeologica con ingrottamenti artificiali, compresa fra la chiesa, il torrente e l’antica “Strada dell’Annunziata”, si disseppellirono e si distrussero anche reperti risalenti ai secc. XVI, XVII e XVIII (lastre tombali, mascheroni, blocchi scolpiti, ecc…).
CARATTERISTICHE STRUTTURALI:
La chiesa dell’Annunziata “Extra Terra” nelle forme attuali risale quindi al 1695 ed ingloba parti cinquecentesche, ma ha anche subito notevoli rimaneggiamenti nel sec. XX. Molto vasto è l’impianto planimetrico di m. 12.00 x 36.00, con un restringimento nella parte di fondo, la facciata si presenta alta con spiovenze a capanna ed è chiusa agli angoli da una coppia di imponenti paraste tuscaniche, a dargli maggior slancio contribuisce la scalinata composta da quattordici gradini con ampia pedata.
La copertura attuale risale al 1983 ed è realizzata con delle onduline in sostituzione delle vecchie e caratteristiche tegole a coppo. Semplicissimo è il portale con arco a pieno centro, sovrastato da un finestrone rettangolare.
Altri sei finestroni si aprono sulle pareti laterali, sulla parete nord si apre anche un secondo portale, con decorazioni semplici ma più elaborate rispetto al principale. Nella chiave dell’arco è incisa la data 1695, riferibile all’anno di ricostruzione dopo il terremoto. A sx. della facciata si sviluppa l’appendice muraria in cui si trova la piccola cella campanaria “campanile a vela”, alle spalle di questa e quindi a sud della chiesa, sono visibili i ruderi di quello che doveva essere un romitorio, con impianto di m. 6.40 x 16.00 al di sotto e nei pressi di questo si trovava il cimitero. Ancora sul lato sud della chiesa è visibile una porta murata, con arco a pieno centro, che metteva in comunicazione i due edifici.
L’interno è ad unica navata e presenta tre altari per lato, più quello maggiore, tutti di recente fattura così come gli stucchi, il pavimento in travertino e la volta a botte. AI 1695 o poco dopo dovrebbero invece risalire i capitelli delle arcate entro cui si trovano gli altari laterali. Un cenno meritano le vie G. Bovio, M. Rapisardi e i primi centoventi metri della Strada Comunale Annunziata-Passanetom, i quali formano un rettifilo di m. 454 (ex Strada dell’Annunziata) che partendo dalla attuale via C. Colombo, incrocia la via E. Filiberto, supera il Torrente Canali (fino alla prima metà del sec XIX esisteva un ponticello) e termina alla base della scalinata della chiesa, posta a chiusura prospettica del rettifilo. Tutto questo fa parte di un disegno urbanistico, risalente forse al sec. XVI e poi mantenuto nei secoli successivi. Un tratto di m. 70, dal torrente verso la chiesa presenta un lastricato di fattura anteriore al 1693. La Strada dell’Annunziata è stata per secoli una delle più importanti vie di accesso al paese, infatti la via E. Filiberto venne totalmente aperta nel 1867, mentre la via Tripoli, una volta superato il ponte Canali si diramava in due piccole “trazzere”, poi ampliate allo stato attuale nel 1938-40.
Testi curati da:
G. Iudicelli
Foto satellitari:
Google Maps
Realizzazione grafica, foto e adattamento testi:
Carnibella Salvatore, Gissara Daniela, Negrini Salvatrice, Raiti Rossana Tecla.
Servizio Civile Nazionale:
Prog. Miglioramento Francofonte 2009
O.L.P.:
Marino Giancarlo
UBICAZIONE:
Strada Comunale Annunziata-Passaneto, 300 m. a ovest di Francofonte.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:
M. Gaudioso “La questione demaniale a Francofonte”. 1969.
M. Gaudioso “Francofonte formazione urbanistica e sacra”. Catania 1970.
AA. VV. “Francofonte: immagini a confronto”. Caltagirone I 986.
P. Giansiracusa, G. Iudicelli “I Quaderni del Mediterraneo”. Siracusa 1993.
Archivio Storico Comunale.
Last modified: 12 Giugno 2021